“Per Elisabetta Bertozzi l’Arte ha sempre avuto il privilegio di costituire un’esperienza completa, sia nel modellato quanto nel disegno, nella ricerca come nell'architettura, quindi un moto dell’anima in cui la tecnica è il privilegiato ed essenziale strumento di rappresentazione dello spirito, in cui il primato dell’intelletto si fa segno, volume, spazio abitativo; in cui la ricerca è indagine e scoperta, nesso tra passato e futuro, nello stupore della scoperta della storia, della vicenda umana, del patrimonio da tramandare; così l’Architetto è naturalmente anche scultore, modellatore e disegnatore raffinato. La dimostrazione di un’attività partecipata e continuativa è così nelle opere spesso inedite, sintesi di una personalità di grande spessore, testimonianza ne è così il sognante nudo femminile, vero respiro nel tempo, ma anche lo sguardo penetrante di un piccolo uomo che dona emozione; espressioni di una coerenza stilistica ove estetica, etica e poetica si identificano…” (E.C.)
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